GIALLORENZO sono una band nata dalla storica amicizia (e convivenza) tra due preesistenti progetti provinciali attivi a Milano: i Malkovic, band postrock bresciana, e montag, cantautore bergamasco. Fanno pop lo-fi, tra registrazioni in cameretta e casinismo punk in sala prove.
Il primo disco dei GIALLORENZO, Milano posto di merda, è in realtà un dolce tributo provinciale alla città di Milano. Ognuna delle 11 canzoni è una storia di un matto di questa metropoli. Ci sono scritte sui muri (lo stesso titolo è stato trovato scritto con l’indelebile in un angolo della stazione di Dateo), personaggi che si incontrano spesso vagabondare per la città, volantini deliranti o altri matti immaginati da Pietro Raimondi (montag), autore di tutte le canzoni.
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Tutte le storie, messe insieme, diventano l’unica storia romanzesca di Giallorenzo, realmente trovato morto da due mesi in casa propria, in cima al palazzo dove tutta la band ha vissuto a Milano Est. Non avendo un passato (o un futuro) noti, i GIALLORENZO hanno deciso di regalarglieli, tributandogli il proprio nome e facendone un po’ il capo dei pazzi. Questa storia è raccontata nella fanzine che circola per la città e ai concerti, con tutti i testi del disco e le vicende ad essi collegate.
Milano posto di merda esce oggi, 27 Settembre, su tutti gli store digitali per La Tempesta Dischi esarà presentato live al LUMe di Via Vittorio Veneto 24 a Milano proprio la sera di venerdì 27 settembre durante FEMI, il Festival dell’Editoria e della Musica Indipendenti.
i GIALLORENZO sono: Pietro Raimondi (voce e chitarra) + Giovanni Pedersini (chitarra e cori) + Fabio Copeta (batteria) + Marco Zambetti (basso)
CREDITI
Master di Andrea Suriani.
Mix di Fabio Copeta e Pietro Raimondi.
Parole, musica, voce e chitarra di Pietro Raimondi.
In 1, 2, 3, 5, 7, 8 e 10: registrazione di Marco Giuradei, basso di Marco Zambetti, chitarra e cori di Giovanni Pedersini, batteria di Fabio Copeta.
In 3: cori di Andrea Sabetta, Luca Fois (Quercia) e Luca Galizia (Generic Animal).
In 11: organo elettrico di Fabio Copeta, Giovanni Pedersini e Simone Bossini.
In copertina: Ago detto Il Sommo
Foto e artwork: Giovanni Pedersini
Ufficio Stampa: Astarte
Label: La Tempesta Dischi