A distanza di quasi otto mesi dall’ultimo sussulto discografico, mentre le tenebre sembrano volersi di nuovo stendere su quest’autunno di
paranoia, dal cuore pulsante delle metropoli impaurite e ormai senza fede si alza l’ultima preghiera di Jonah, e riprende vita il vociare dei
quartieri periferici: dai balconi di condominii che sembrano alveari rimbalza l’eco di “CASE POPOLARI”, il nuovo singolo di La Preghiera di
Jonah.
“Figlio mio, con quali occhi ti devo vedere, mentre nascondi le mani nelle tasche per non farmi accorgere di quanto siano vuote, e piene di spine?
Figlio unico, orfano anche tu come tutti i tuoi fratelli sul ciglio dei miei marciapiedi, ad elemosinare la carezza della notte mentre aspetti il bacio
di un’alba nuova, troppo a lungo attesa e ancora così persa tra le promesse del domani; figlio cieco, come il mio ventre di cemento e neon,
sporco della polvere sottile dei campetti di periferia e dell’odore del traffico, che si attacca alla pelle e ti trapassa l’infanzia mentre rincorri
l’ennesimo pallone lanciato attraverso i cortili di case popolari; figlio solo, che avevi tutto e che non ti mancava niente, che andrai a confondere la
tua faccia tra le facce di altra gente. Figlio mio, come tanti, come gli altri.
LA PREGHIERA DI JONAH, per chiunque avesse perso la fede nella musica che emerge.

“La Preghiera di Jonah è un urlo disperato senza eco in un deserto senza fine.
È la richiesta di essere salvati dalla mondanità snervante, dall’apparire e dai luoghi comuni. Parliamo troppo o troppo poco, non diciamo quello che
pensiamo e non pensiamo quello che diciamo. Siamo cattivi, siamo bravi, siamo tutto quello che gli altri hanno paura di essere”. La Preghiera di Jonah è la richiesta di fede nel progetto di Jonah, Joe e Nellik.
Dopo essersi presentati ai fedeli con “Come l’ultima volta” e aver acceso il secondo cero in piena quarantena con “Respiro (feat.
Edda)”, i tre sacerdoti campani tornano ad elevare le anime sopra l’inferno del quotidiano con “Case Popolari”; dentro, c’è un paese alla deriva, la voglia di partire ma anche la voglia di ritornare. Una storia d’amore complicata, d’altri tempi, come La Preghiera di Jonah: su Spotify e negli altri nuovi templi della
musica dal 2.10.2020.