Ciao ragazzi e benvenuti su ItaliaRock. Come state?
Ciao ragazzi, intanto grazie dello spazio che ci concedi! Stiamo bene, siamo carichi!
• “BAD BLACK SHEEP” racconta una generazione lasciata crescere con pochi ideali. Quali sono i vostri ?
Sentiamo di appartenere ad una generazione in cui tutto scorre molto veloce, dove le certezze non ci sono e gli input che si ricevono sono tantissimi. Nelle nostre canzoni direi che l’ideale che emerge maggiormente è l’uguaglianza ed il rispetto, anche per le idee ed i punti di vista diversi dai nostri.
• Siete molto legati alla vostra bella città Vicenza. Come nasce questo titolo ?
L’intero disco vuole essere un omaggio alla città che ci ha cresciuti e ci ha plasmati, ed in tal senso L840 è il codice catastale che tutti noi ci portiamo dietro nel codice fiscale che teniamo in tasca. In qualsiasi parte del mondo decidiamo poi di passare la nostra vita, che ci piaccia o no, ci sarà sempre quell’L840 a ricordarci da dove veniamo.
Nel disco ci sono i paesaggi urbani e rurali in cui siamo diventati quello che siamo ora e che nel bene e nel male hanno fatto da sfondo ai momenti più importanti della nostra vita. In un mondo dove le città tendono ad assomigliarsi tutte ogni giorno di più, volevamo descrivere come i piccoli dettagli in realtà le caratterizzano e le rendono uniche e bellissime, e Vicenza è bellissima veramente!
• In dirittura d’arrivo “L840”, che album ci ascolteremo e perché la città “sotto-sopra” nella cover ?
La copertina vuole essere un rimando esplicito ad una delle canzoni del disco, Azneciv, che letteralmente è Vicenza sotto-sopra!!
• Lingua italiana, per un genere a preponderanza inglese. Che sforzi comporta questa scelta ?
Non nascondo che è un casino, ma anni fa feci un tentativo traducendo in inglese un nostro testo ed il risultato fu catastrofico!! Il progetto Bad Black Sheep nasce avendo il testo ed il significato sempre in primo piano all’interno della canzone, ed in tal senso la scelta della lingua italiana In realtà penso che fosse “l’unica” possibilità più che una scelta, perchè non riuscirei a trasmettere con la stessa fedeltà le emozioni che provo e che voglio raccontare.
In italiano le difficoltà tecniche ovviamente aumentano in primo luogo perchè l’ascoltatore è più “attento” alla singola parola e molto concentrato sul testo, e poi perchè la grammatica e la sintassi della nostra lingua sono più “complicate” da gestire all’interno di una canzone rock.
• Un feat nel cassetto dei vostri sogni ?
Ci piacerebbe un sacco avere tra noi Divi dei Ministri. Il suo timbro è molto riconoscibile e la loro carica dal vivo per noi è sempre stata un punto di riferimento.
• Un genere che dal vivo, promette scintille. Come siete nei vostri live ?
Siamo sempre stati una band “da live”, direi che registriamo dischi in studio per alimentare i nostri live! Siamo una band piuttosto asciutta nelle sonorità: chitarra elettrica, basso e batteria, punto.
Credo che questa semplicità faccia sì che le nostre canzoni si riescano ad apprezzare quasi di più dal vivo, perché forse siamo più bravi a trasmetterle direttamente in faccia, senza il filtro di un microfono, un mixer, un supporto ed un impianto audio! Questo vuole essere un invito a venirci ovviamente a sentire 😉
• Progetti futuri ?
Stiamo preparando al meglio i live set, da Aprile in avanti avremo un po’ di concerti e vogliamo portare sul palco il nuovo disco con il giusto piglio.
Stiamo inoltre iniziando a buttare giù le prime idee per un nuovo lavoro in studio, è bello questo periodo nel quale facciamo ascoltare le canzoni sulle quali abbiamo tanto lavorato e nel mentre ci facciamo trasportare da nuove idee in sala prove.
“L840” è il terzo lavoro discografico della rock band vicentina Bad Black Sheep pubblicato da Vrec music Label esclusivamente in formato digitale.
Filippo Altafini (basso e voce), Francesco Ceola (chitarra) e Gregory Saccozza (batteria) propongono un rock/punk/ grunge di matrice anni ’90 con testi in italiano che raccontano i dubbi e le incertezze di una generazione lasciata crescere con pochi ideali, e poche, credibili, prospettive.
“L840” in realtà è un concept album, un vero e proprio atto d’amore, verso la città di provenienza della band, Vicenza: nove brani che raccontano luoghi urbani e/o geografici della città veneta che diventano parte integrante di momenti ed emozioni vissute per raccontare una generazione.
Sullo fondo il posto dei primi incontri, quello dei bar dove dimenticarli, quello dove immaginare un domani e quello dove ad un certo punto si archiviano speranze ed esperienze.
“L840” non è altro che il codice catastale del Comune di Vicenza, “Azneciv” per l’esattezza (leggete al contrario), come nel primo singolo pubblicato con la citazione di versi di Fernando Bandini, poeta vicentino del secondo Novecento.
“Argine”, “La città”, “Fontana” sono tutte polaroid cittadine a cui si aggiunge “Arancione”, il colore del drink aperitivo di moda qualche anno fa. Il disco è stato registrato prodotto presso La Cantina Records di Vicenza da Giacomo Capraro e masterizzato presso “La Maestà mastering” da Giovanni Versari.
I Bad Black Sheep hanno all’attivo più di 100 esibizioni live e il loro primo album,”1991”, esce nel febbraio 2013 (Valeryrecords).
Dopo un lungo periodo di pausa e di scrittura esce nel 2020 “Non nel mio mare” (LaCantina records). Il 29 Marzo 2024 è previsto “L840” (Vrec) il terzo album di inediti.
- Argine; 02. Fontana 03. Arancione; 04. Azneciv; 05. LA città; 06. Nani; 07. I viaggi che non mi ricordo; 08. Ferro
dentro; 09. Se partirai