Dal 9 aprile è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica “PRIMAVERA”, il nuovo brano di GIACOMO LURIDIANA.
Lo stile cantautorale energico di “PRIMAVERA” descrive la resilienza di essere immuni a frustrazioni, delusioni e sconfitte quotidiane grazie alla magia di un amore che soddisfa, sia esso solo un’illusione, una realtà o un misto delle due. Con la co-produzione di Nicola Ursino, GIACOMO LURIDIANA racchiude in questo brano un mix di emozioni e sensazioni a metà tra l’irreale e l’esperienza vissuta.
Spiega l’artista a proposito della canzone: «“Primavera” descrive un periodo della mia vita, un giorno in particolare, una certa ora del giorno, una persona, un posto, tante cose. Spero che possa descrivere altri periodi, persone e luoghi persone per tanta altra gente».
Ecco cosa ci ha raccontato.
- Che cosa, secondo te, determina l’inizio della primavera?
Per me le stagioni sono molto interessanti perché sono delle divisioni arbitrarie e oggettive del tempo, con un giorno d’inizio e un giorno di fine, ma hanno anche un significato molto più vago e personale; sia emotivo, che varia da persona a persona, che culturale, che unisce gruppi di persone in un’unica prospettiva.
Per me la primavera è sia il periodo dell’anno in cui inizio a starnutire per colpa dell’allergia che il momento in cui la voglia di fare e di cambiare aumenta, a volte fino al punto che porta una sorta di ansia di vivere o addirittura un senso di intrappolamento, ma anche un senso di spensieratezza che rende preziosissima una giornata che in inverno vivrei come una giornata persa.
- E qual è per te, il significato di resilienza?
Penso che la resilienza sia di per sé un valore attivo che sembra passivo quando lo si guarda da fuori; è una reazione contraria a un’influenza, un urto esterno per restare al punto dove si sta e non finire spinti più indietro o più in basso, ma la resilienza di cui parla la canzone è un tipo di resilienza molto più passivo, come un allegato a un sentimento, fa parte del pacchetto della relazione con un’altra persona e ci rende immuni a certi tipi di urti che il mondo ci riserva senza che ce ne accorgiamo.
- Come nasce la tua collaborazione con Nicola Ursino e come avete lavorato insieme?
La collaborazione con Nicola è nata attraverso Marco Di Maio della M&N Vox che ho contattato su Facebook. Il lavoro che abbiamo fatto insieme con Nicola è stato breve ma estremamente efficace, lui ha trovato subito la piega giusta da dare all’arrangiamento e da quel punto il brano ha preso il largo.
Abbiamo registrato voci e chitarra in un giorno nel suo studio di Genova, che tra l’altro è una città che mi piace moltissimo anche se, pur essendoci stato varie volte, non saprei pianificare un itinerario, mi piace lo stato d’animo che emana, mi sta simpatica.
- Sei ancora fan dei Linkin Park? Hai avuto modo di vederli dal vivo?
I Linkin Park sono una band che mi ha definito come persona, ma me ne sono accorto tardi, per tanti anni me ne sono allontanato. Oggi li ascolto moltissimo. Per me la loro capacità di trasformarsi da un album a un altro, di espandere il loro cervello creativo attraverso generi e stili diversi pur mantenendo un’anima definita, sincera e sempre estremamente riconoscibile li ha resi una delle band più interessanti del XXI secolo soprattutto dal punto di vista della loro narrativa complessiva. Purtroppo, non li ho mai visti dal vivo, ma ho avuto occasione di andare a vedere alcune tribute band davvero ottime come i Living Theory.
- Ti viene mai da riprendere in mano la chitarra classica?
Da un paio d’anni a questa parte ho ripreso a suonarla con abbastanza frequenza, anche se non tanto quanto quando la studiavo.
Sono un fan della musica latino-americana e spagnola dello scorso secolo, specialmente Villa Lobos, Brouwer e De Falla. Ovviamente non suono a livelli da concerto, ma penso di aver recuperato abbastanza dimestichezza.
- Prossimi step del progetto?
Ho vari altri singoli di cui sono molto soddisfatto in uscita da qui a fine anno e sto lavorando a un album di canzoni che ho scritto in questi ultimi mesi e che non vedo l’ora di sviluppare e di pubblicare. Spero di poter tornare presto a suonare e cantare dal vivo, in strada o su un palco che sia.

Giacomo Luridiana nasce nel 1995 e fin da piccolo manifesta la volontà di esprimersi attraverso qualsiasi forma d’arte gli capiti a tiro.
Cantautore per vocazione, fan dei Linkin Park per passione, ha studiato per sette anni chitarra classica, imparato da autodidatta quella acustica, studiato canto per cinque anni e ingegneria del suono per due.
Il suo nuovo brano dal titolo “Primavera” è disponibile in radio e in digitale dal 9 aprile 2021.