Da venerdì 30 aprile 2021 è disponibile Saturno, l’EP di debutto di Nove che segue la pubblicazione dei singoli precedenti Vocabolario e Numeri Pari. Entriamo finalmente nel mondo elettronico, ossessivo e ironico-romantico della cantautrice ligure. Un nuovo capitolo dove si rinnova l’immagine enigmatica e allo stesso sfacciatamente pop di uno dei nomi più interessanti della nuova scena indipendente.
Saturno è piccolo viaggio fatto di numeri, parole e sbalzi d’umore. Saturno compie una rivoluzione in poco meno di 30 anni e questa è stata la mia stessa sorte. Non vivo di rimpianti ma ruoto lasciandomi trasportare dalle emozioni.
Ecco cosa ci ha raccontato!
Qual è il filo conduttore che lega tutti i brani di questo disco?
Direi la consapevolezza che si può stare bene con sé stessi e ci si può volere davvero bene. E’ un disco che mi piace definire “solitario”, uno di quelli che va ascoltato sul divano o sul letto, in un momento dove si può stare distaccati dal mondo.
Cosa rappresenta Saturno per te?
‘Saturno’ è il mio ultimo anno e mezzo di vita. E’ il pianeta che ci mette circa 30 anni a compiere una rivoluzione attorto al sole e una sorta di rivoluzione l’ho fatta anch’io nella mia vita proprio nello stesso periodo.
Cosa c’era prima di Saturno?
C’era una Roberta sicuramente più piccolina ma sempre determinata e propositiva. Sono molto legata al mio passato perché se non ci fosse stato quel passato non ci sarebbe stato questo presente e tutto il nuovo capitolo Nove.
Ci incuriosisce Cosa dicono di me. Che cosa significa?
Cosa dicono di me è un pensiero ad alta voce. Tutti nella vita, almeno una volta, ci siamo chiesti “chissà quella determinata persona cosa pensa di me” e in questa canzone ho voluto rispondere, in modo anche un pò ironico, cosa mi sarebbe piaciuto dire a me stessa ogni volta che mi sono posta in passato questa domanda.
Come sta andando la collaborazione con Studio Cemento?
Benissimo! E’ un bellissima realtà con un grande staff con il quale si è creato davvero un bel rapporto lavorativo e personale. Arianna e Marco sono diventati ormai la mia bussola.
Roberta Guerra, in arte Nove, è una cantautrice ed insegnante di musica e canto. E’ nata e cresciuta a Genova anche se negli anni la musica l’ha portata a trasferirsi in diverse città: da Roma a Parma fino ad arrivare a Milano, dove attualmente vive. Sin dalla tenera età ha dimostrato di amare il mondo del canto arrivando, all’età di cinque anni, alla semifinale nazionale del 39° edizione dello Zecchino D’oro. Ha iniziato così a studiare coro e successivamente canto e pianoforte, nel 2013 si è diplomata al LIM a Roma per poi laurearsi nel 2017 al Conservatorio Arrigo Boito di Parma in Canto Popular Music.
Nell’agosto 2018 ha scritto il brano ‘Tagliati a metà‘ persupportare la sua città dopo la caduta del Ponte Morandi. A settembre 2018 è stata finalista del “BMA – Bologna Musica d’Autore”, ad aprile 2019 ha ottenuto il premio“Miglior Testo” al “Festival Discanto”, a luglio 2019 si aggiudica il premio del pubblico ed orchestra al “Festival Un Mare di Stelle” e ad ottobre 2019 è stata tra gli otto finalisti del “Premio Pierangelo Bertoli”