“Che facciamo se non sappiamo nuotare?
Sguazziamo cercando disperatamente di stare a galla!
Esistere nel primo genere di conoscenza significa appunto questo:
sguazzare tra i flutti delle variazioni cercando di stare a galla”
Gilles Deleuze
Sei anni dopo “Aspettando i barbari”, il panorama intorno quella strana cosa che chiamiamo musica italiana è cambiato totalmente, ma iMassimo Volumeci sono ancora.
Diversi da tutto, fedeli solo a loro stessi e a quell’idea di unicità che fin dagli esordi ha scandito tutti i loro passi e reso ogni loro nuovo disco un’esperienza intensa e mai ripetitiva.
Con“Il nuotatore”, per la prima volta nella loro storia discografica, i Massimo Volume diventano un trio formato solo dal nucleo storico della band (Egle Sommacal, Emidio Clementi e Vittoria Burattini) e confezionano un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza.

Tutto quello che si ascolta è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco.
Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura.
Pura come l’acqua in cui “Il nuotatore” (come l’omonimo racconto di John Cheever) sguazza e che caratterizza sia dal punto di vista concettuale che testuale l’intero disco. Un elemento indomabile capace di travolgere tutto quello che trova, ma anche come sostegno che ci permette di restare a galla in questo mare densissimo che chiamiamo vita.
Il nuotatore è un disco pieno di storie e di personaggi, ben rappresentato dalla spiaggia affollata ritratta in copertina da Luciano Leonotti, abilmente manomessa da Marcello Petruzzi, e che mostra una folla di solitudini ben assortite. Un racconto diviso in nove tracce e che mischia l’autobiografismo alla narrazione pura, passato e presente, il tempo e lo spazio.
to con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco.
Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura.
Pura come l’acqua in cui “Il nuotatore” (come l’omonimo racconto di John Cheever) sguazza e che caratterizza sia dal punto di vista concettuale che testuale l’intero disco. Un elemento indomabile capace di travolgere tutto quello che trova, ma anche come sostegno che ci permette di restare a galla in questo mare densissimo che chiamiamo vita.
Il nuotatore è un disco pieno di storie e di personaggi, ben rappresentato dalla spiaggia affollata ritratta in copertina da Luciano Leonotti, abilmente manomessa da Marcello Petruzzi, e che mostra una folla di solitudini ben assortite. Un racconto diviso in nove tracce e che mischia l’autobiografismo alla narrazione pura, passato e presente, il tempo e lo spazio.
IL NUOTATORE
Una voce a Orlando
La ditta di acqua minerale
Amica prudenza
Il nuotatore
Nostra Signora del caso
L’ultima notte del mondo
Fred
Mia madre & la morte del gen. José Sanjurjo
Vedremo domani
Da oggi nello shop di 42 Records sono attivi i preorder del cd e del vinile in edizione limitata (vinile trasparente, 180 grammi, 300 copie numerate a mano).
VINILE:http://www.42records.it/
CD:http://www.42records.it/?p=5106
Per presentare “Il nuotatore“, i Massimo Volume hanno deciso di cimentarsi con una cosa per loro inedita (a parte qualche episodio isolato): un intero tour, organizzato da DNA Concerti, che li porterà a calcare i palchi di alcuni dei più prestigiosi teatri italiani: 20.02.2019 Bologna, Teatro Manzoni 01.03.2019 Roma, Auditorium Parco della Musica 02.03.2019 Pisa, Cineteatro Lumiere 14.03.2019 Torino, Ex Maison Musique 21.03.2019 Foligno (PG), Auditorium San Domenico 22.03.2019 Savignano sul Rubicone (FC), Teatro Cinema Moderno 23.03.2019 Montemarciano (AN), Teatro Alfieri – Klang Festival 24.03.2019 Molfetta (BA), Cittadella degli Artisti 11.04.2019 Mestre (VE) – Teatro Toniolo 13.04.2019 Trieste – Teatro Miela |
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