METROPOL
BIOGRAFIA
Sono in quattro e arrivano da Viareggio: i Metropol raccontano la loro generazione e la vita di provincia con una loro estetica caratterizzata da chitarre distorte e dalla spensierata disillusione della fine dei vent’anni.
Con un Ep all’attivo (“Farabola”, 2017) e numerosi live in giro per la Penisola (suonando con artisti quali Gazebo Penguins, Giorgio Canali, Any Other, Fast Animals and Slow Kids e molti altri), i Metropol daranno alla luce il 18 Ottobre 2019 il loro primo disco “Un Nuovo Inverno Nucleare”, realizzato sotto la produzione artistica di Karim Qqru (Zen Circus) e Andrea Pachetti.
Dieci storie di vita, alcune urlate ed altre raccontate quasi sottovoce, con sonorità che richiamano un pop spontaneo e genuino condito da echi marcatamente rock e ninetees, con sprazzi che rimandano all’emo-core d’oltre Oceano.
Il disco è anticipato da due singoli: “Booster Spirit” e “Fango”

RECENSIONE: “Un nuovo inverno nucleare”
Il modo di presentarsi alla stampa ed agli addetti ai lavori, da subito l’impressione di una band che fa, riuscendoci, le cose per bene nel modo di esporre e presentare i propri lavori discografici. La copertina dalla grafica stilizzata, rende insieme al titolo l’idea di qualcosa di serio e dal tema non molto rassicurante, il “nucleare”.

Dal primo ascolto si capisce che è un album importante, sia per l’accuratezza degli arrangiamenti sia per le collaborazioni che hanno partorito l’ottimo sound, dal gusto Rock molto orecchiabile, a partire dal primo brano “Booster Spirit”, tipico brano da Radio, che dopo 2 ascolti hai già nella memoria il suo ritornello ”…e ti ricordi come’eravamo…”: obiettivo centrato !!
10 brani, in poco più di 40 minuti, per questo album uscito il 18 ottobre sotto la produzione artistica di Karim Qqru (Zen Circus) e Andrea Pachetti…e già da questo si capisce la qualità che non è mancata in tutti i 10 pezzi inseriti con accuratezza, per confezionare il buon lavoro discografico. Inevitabile l’affiancamento al sound dei The Zen Circus, ma con uno stile loro, meno aggressivo e più delicato, dove chitarre e ritmica si intrecciano perfettamente, evidenziando la loro capacità di scrittura ben amalgamata al sound, forse a volte scontato nei brani ! In rilievo i brani “Booster Spirit” con testi in italiano, nonostante il titolo; “Polvere” che rievoca nei testi il titolo dell’album e “Wasa” in chiusura dell’album che da la sensazione di un arrivederci al prossimo lavoro.
In definitiva un ottimo album, piacevole già dal primo ascolto, mai noioso e scontato sino alla fine. Una band di cui sentiremo parlare in futuro e magari ritrovarcela in Festival e Tour importanti.
Voto: 8/10
ALESSANDRO LONOCE
Membri:
Francesco “Tama” – Voce
Francesco – Basso
Federico – Batteria
Giacomo – Chitarra
Etichetta discografica: Superdoggy Music