TOUR DI PRESENTAZIONE
27 Aprile – Thiene (VI) – Sede music festival
01 Maggio – Santa Lucia della Mela (ME) – May Day Sound
03 Maggio – Milano – Arci Ohibò
04 Maggio – Napoli – Galleria 19
17 Maggio – Torino – Off Topic
07 Giugno – Roma – India Estate
E’ uscito venerdì 19 aprile “A”, il nuovo album di inediti di BLINDUR, progetto di MASSIMO DE VITA.
L’album, in uscita per La Tempesta Dischi, arriva a due anni di distanza dall’omonimo disco d’esordio, vantando nuovamente la collaborazione con Birgir Birgisson, storico fonico di Sigur Ros, Bjork e moltissimi altri, con cui Blindur ha già collaborato per il primo disco.
Il disco è stato anticipato dai singoli “Invisibile agli occhi” e “Futuro presente”.
Fabrizio De André e il Premio Buscaglione “Sotto il cielo di Fred”.
Nato ufficialmente nel 2014 come power duo, composto da Massimo De Vita e da Michelangelo Bencivenga, Blindur prosegue ora il suo corso artistico sotto la guida del solo Massimo De Vita, a cui si affianca la band formata da Carla Grimaldi (violino), Julie Ant (batteria) e Luca Stefanelli (basso).
Progetto da sempre influenzato dalle sonorità folk, alternative rock e dalla poetica del cantautorato, Blindur, con il secondo lavoro discografico, riparte dalle infinite possibilità di un nuovo inizio, fatto di parole intime e sonorità calde e avvolgenti, in perfetto spirito folk.
BLINDUR PARLA DEL DISCO “A”
Ci sono il buio, la paura, le ossessioni, i fantasmi, le ferite e il dolore. Il dolore dal quale continuamente scappiamo, il dolore che comunque alla fine ci raggiunge, ci colpisce e, se non ci sfinisce del tutto, si mette lì in un angolo a ristagnare fino a diventare tormento.
Però ci sono anche la luce, il coraggio, i sogni, gli antidoti, le cicatrici che diventano percorsi e soprattutto la necessità di riconvertire la sofferenza in una nuova occasione, una semplice “A” in corsivo maiuscolo in una preziosa e importante memoria personale ritrovata.
Tra le pieghe di queste canzoni ci sono le rovine di quest’epoca; la solitudine; l’ansia; tantissimi punti interrogativi; ma anche la poesia; quella sensazione sacra che qualcuno chiama amore; la disperata ricerca di un posto dove sentirsi al sicuro, almeno fino al prossimo terremoto.
“A” è il resoconto sull’inizio dei trent’anni, sulle incertezze e sul pensiero del futuro, ripetendo come un mantra le parole del poeta Leonard Cohen “There is a crack in everything – That’s how the light gets in”.
Il disco è stato prodotto e realizzato da Blindur e Paolo Alberta (già fonico con Ligabue, Negrita, La fame di Camilla e altri); Blindur ha registrato tutti gli strumenti in quasi tutti i brani, ma non sono mancate collaborazioni di spicco: JT Bates (già batterista per Big Red Machine e Bon Iver); Adriano Viterbini (Bud Spencer blues explosion); Fabrizio Poggi (pilastro del blues made in Italy, candidato ai Grammy Awards 2018); Daniele Ruotolo (voce e chitarra dei Malmo); Birgir Birgisson (storico fonico di Sigur Ros, Bjork e moltissimi altri), con cui Blindur ha già collaborato per il primo disco.
Tracklist
01_Invisibile agli occhi
02_Futuro presente
03_3000X
04_Il punto di rottura
05_Q.B.
06_La forma delle mani
07_Una brutta canzone
08_Ansia
09_Cetrioli
10_Come sassi
Etichetta: La Tempesta Dischi
Ufficio Stampa e Promozione: Big Time
Distribuzione: Believe / Master Music
Booking: La Tempesta Concerti
Formazione Blindur
Massimo De Vita – voce, chitarre, synth, percussioni;
Carla Grimaldi – violino, percussioni e voce;
Julie Ant – batteria e voce;
Luca Stefanelli – basso e voce
CREDITS
Testi e musiche di Massimo De Vita tranne traccia 9 di Cesare Isernia e Massimo De Vita
Produzione artistica di Massimo De Vita e Paolo Alberta
Registrato presso “le nuvole studio” (Napoli) da Paolo Alberta con l’assistenza di Antonio Del Mondo, Massimo De Vita e Michelangelo Bencivenga.
Mixato da Paolo Alberta
Masterizzato da Birgir Birgisson presso “sundlaugin studio” (Reykjavik)
Hanno suonato nel disco:
Massimo De Vita – voce, chitarra acustica, elettrica, baritona e tenore, ukulele, basso, batteria, percussioni, drum machine, pianoforte, synth e tastiere;
Carla Grimaldi – violino;
Paolo Alberta – percussioni, ritmi, glockenspiel;
JT Bates – batteria nelle tracce 1 – 3 – 5 – 7;
Adriano Viterbini – chitarra elettrica nella traccia 3;
Daniele Ruotolo – chitarra elettrica nella traccia 2;
Fabrizio Poggi – armonica nella traccia 6;
Michelangelo micki Bencivenga – chitarra elettrica nella traccia 8 e banjo nella traccia 9.
Antonella Marino – corno francese;
L’armonica di Fabrizio Poggi nella traccia 6 è stata registrata da Mattia Cominotto presso il “green fog studio” di Genova;
il corno francese di Antonella Marino è stato registrato da Fabrizio Piccolo presso “auditorium novecento” di Napoli;
la batteria di JT Bates è stata registrata da lui stesso nel suo studio a Minneapolis;
la chitarra di Adriano Viterbini è stata registrata da lui stesso nel suo studio a Roma.