Il brano è dedicato a Nina, il suo cane: “Lei è quella che quando torni a casa sorride sempre; Lei è quella che fa mille casini, ma non riesci mai ad arrabbiarti; Lei è quella che si mangerebbe anche i mobili di casa (all’inizio l’ha fatto sul serio); Lei è quella che ti sembra impossibile; Lei è come la macchina senza una multa su un passo carrabile; Lei è come un numero primo che sia divisibile (tranne che per 1 e per se stesso); Lei è quella che ti amerà sempre, incondizionatamente; Lei è un cane; Lei è “‘Nina’”.
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Avanzi si racconta così: “Sono un ragazzo qualunque, ma diverso da tutti. Sono il produttore di se stesso, ma finisco per litigare con me stesso allo specchio. Canto di Eclissi, ma non guardo il sole se non attraverso le lenti dei RayBan. Credo in un amore indelebile, ma scrivo solo a matita. Gioco a scacchi con la vita, ma non ne ho mai imparato davvero le regole. Ho percorso migliaia di strade, ma solo in Vespa perché se faccio due passi sono già stufo. Ho una collezione di maschere, ma non le indosso perché soffro di claustrofobia. Vivo a Milano da sempre, ma non sono mai entrato nel Duomo. Ma, a dispetto di tutto, credo ciecamente in ciò che faccio… forse”.
