TOMMASO DI GIULIO
ESCE IL 2 FEBBRAIO
“A CHI LA SA PIU’ LUNGA”
IL NUOVO SINGOLO
Esce venerdì 2 febbraio “A CHI LA SA PIU’ LUNGA”, il nuovo singolo di Tommaso Di Giulio, il primo estratto da “LINGUE”, il nuovo disco di inediti in uscita il 30 marzo per la Leave Music.
Il video, realizzato da Davide Bart Salvemini è una piccola Space Odissey (o Oddity!) psichedelica realizzata in animazione, in cui una sorta di Major Tom(maso) cerca la sua meta, o forse la sua metà, e quindi la sua Lei, sfidando lo spazio profondo e il suo buio.
Crediti del brano
Tommaso Di Giulio: testo, musica, arrangiamento, voce, cori, chitarre acustiche ed elettriche, e-bow.
Simone Empler: tastiere e pianoforte
Stefano Vaccari: basso elettrico
Andrea Freda: batteria
Aurelio Rizzuti: percussioni
Angelo Liberati: sassofono batitono e tenore.
Igor Pardini: registrazione e mix a Il Cubo Rosso Recording (Roma)
Masterizzato daFabrizio De Carolis al Reference Studio (Roma)
TOMMASO DI GIULIO PARLA DELLA CANZONE “A CHI LA SA PIU’ LUNGA”
Le prime immagini evocate in “A Chi La Sa Più Lunga” sono una sintesi parziale di quello ho visto in una mattina d’agosto affacciandomi alla finestra di una casa a Catania, dove ero ospite di un amico. Si tratta di una piazza con bambini e spacciatori che “si invidiavano” a pochi metri di distanza; dove un vecchio dall’aria mistica e al contempo molto terrena lanciava maledizioni contro non si sa chi mentre faceva apprezzamenti espliciti alle donne di passaggio; dove un nutrito gruppo di persone sembrava contemporaneamente molto unito e anche molto solo e dove la “tristezza” (il nome emblematico che i siciliani hanno dato ad una malattia che colpisce gli aranceti tingendo di giallo le piante) dipingeva il panorama. Insomma, si trattava di uno spettacolo dominato dal contrasto: una fiera dello ying e dello yang.
Ho portato dentro di me queste immagini fino a Roma, città altrettanto difficile e non meno ricca di contraddizioni, e ho scritto una canzone che parla di un mondo sull’orlo del baratro, quasi fosse un piccolo film pre-apocalittico in cui due persone si cercano a vicenda per avere un punto fermo nella loro vita e, possibilmente, migliorarsi a vicenda.
La ricerca di un appiglio, dell’amore puro, di un centro, di un’ancora di salvezza mentre tutto intorno infuria la tempesta è qualcosa che negli ultimi anni ha fatto parte della mia vita in modo molto imponente. E’ una canzone sul disperato tentativo di individuare e tenersi stretto ciò che conta veramente, o meglio: chi conta veramente per noi.
Cantautore e musicista, Tommaso è anche autore per altri artisti e compositore di colonne sonore per il teatro, il cinema e prodotti audiovisivi. E’ sua la canzone “Disordine d’Aprile”, contenuta nell’ultimo album di inediti di Max Gazzè, con cui duetta, e la colonna sonora di “Dieci Storie Proprio Così”: uno spettacolo (e un film prodotto da Rai Cinema) che tratta il tema della lotta alle mafie e che ha registrato il tutto esaurito nei maggiori teatri italiani.
Il singolo esce a tre anni di distanza da “L’ora solare”, l’ultimo album, accolto positivamente dalla critica e presentato in programmi di qualità come Webnotte di Repubblica.it e Radio 1 Music Club. Ne parlarono con entusiasmo testate nazionali come Repubblica, BlowUp, Il Fatto Quotidiano, Rumore, Mucchio, ma anche Rockit.it, Fanpage.it, Indie-eye, Seesound, 100decibel e non solo.
Etichetta: Leave Music www.leavemusic.it
Distribuito da: Artist First/Discoteca Laziale
Ufficio Stampa: Big Time www.bigtimeweb.it
foto by: Andrea Boccalini © 2017
TOMMASO DI GIULIO BIOGRAFIA
Tommaso Di Giulio nasce a Roma nell’agosto del 1986.
Nel 2013 pubblica il suo album d’esordio “Per Fortuna Dormo Poco” (Leave Music/Universal) dove sonorità post-punk e new wave incontrano la “scuola romana” degli anni ’90 dei Gazzè, Fabi, Silvestri, Sinigallia. L’album è accolto con calore dalla critica (si parla di “pop cinematografico”) e dal pubblico. Tra una data e l’altra del “Per fortuna dormo poco tour” è spesso ospite dei maggiori network radiofonici italiani e ha l’occasione di aprire numerosi concerti di artisti come Franco Battiato, Afterhours, Max Gazzè, Marta Sui Tubi, Marlene Kuntz, Mannarino, Dente.
Nel 2014 è eletto “artista della settimana” per “MTV New Generation” con il videoclip di “Voglio Un Monitor”, già vincitore del premio “Miglior Video” al Corti&Cigarettes Festival. Nel corso dell’anno suona spesso all’estero (Londra, Berlino, Bruxelles, Madrid, Parigi e Marsiglia).
Nel 2015 esce il suo secondo disco dal titolo “L’ora Solare”. È un album più intimo, privato e al contempo aperto e collettivo rispetto al primo: in quest’occasione Tommaso Di Giulio ha curato la produzione artistica e gli arrangiamenti assieme a Francesco Forni.
Il disco vive di forti contrasti, di lampi di luce e tinte crepuscolari, è un disco molto più aggressivo del precedente, sia per quanto riguarda le sonorità che per quanto concerne i testi. All’album hanno partecipato numerosi ospiti come Enrico Gabrielli, Roberto Angelini, Giorgio Baldi, Ilaria Graziano, Fabio Rondanini, Andrea Ruggiero e Gabriele Lazzarotti. Nello stesso anno esce “Maximilian “, il nuovo album di Max Gazzè, che contiene “Disordine d’Aprile”, brano scritto da Tommaso Di Giulio e cantato in duetto con Gazzè. Nell’estate 2017 è stato invitato dallo stesso Max Gazzè a esibirsi insieme a lui durante alcuni dei suoi concerti estivi.
Tommaso Di Giulio è anche autore per altri cantanti ed interpreti e compositore di colonne sonore (ad oggi più di 20 per teatro, cinema e audiovisivi) e da due anni suona dal vivo la colonna sonora da lui composta di “Dieci Storie Proprio Così”: uno spettacolo in costante evoluzione (e anche un film prodotto da Rai Cinema) che tratta il tema della lotta alle mafie e che ha registrato il tutto esaurito nei maggiori teatri italiani.
Nel 2018 esce Lingue, il suo ultimo lavoro discografico, dedicato a suo padre.