I Sospesi sono una band alternative rock che con i propri testi si oppone alla hustle culture, alla società perfomativa e alla stigmatizzazione dell’errore.
Nascono nel 2016. nel 2017 esce il debut EP “Crederci“, a cui seguono una trentina di date in tutta la Lombardia.
Nel settembre dello stesso anno, divenuti stabilmente tre, ripartono con il nuovo singolo “Le Nostre Foto“, in uscita a novembre 2018, registrato presso l’Edac Studio di Davide Lasala, con la produzione di Giorgia D’Eraclea dei Giorgieness.
Nel 2019, la lista delle aperture si allunga: Endrigo, Urali ma anche Lombroso ed Edda e la band vince l’Andalo Rock Contest. Nel giugno 2021, con una formazione a 5, esce il singolo “Foglie”, primo estratto dall’album “Tentativi ed errori” prodotto, registrato e mixato da Andrea Maglia e Meme Gerace presso il Bleach Studio di Gittana (LC), masterizzato presso La maestà Mastering studio.
Ecco cosa ci hanno raccontato!
Che cosa definisce, secondo voi, un progetto rock?
I testi. Abbiamo una delle lingue più belle al mondo ma negli ultimi anni si è riversata nel mercato una quantità di musica che alla fine, non dice niente.
Il rock ha sempre messo in luce problemi sociali, politici o personali. Puoi fare rock anche cantando a capella o suonando la lira. Tutto dipende dalla forza di quello che dici.
Come avete affrontato questo cambio di formazione e di produttore?
Di formazione, agilmente: abbiamo inserito due amici! Di produttore, ancora meglio! Andrea Maglia ci ha puntato quando abbiamo aperto ad Edda e Lomborso e ci accolto in studio facendo leva sui punti forti dei brani e sfinando il più possibile quelli deboli.
E’ bello quando un produttore mette le mani per migliorare e non per stravolgere il tutto.
Quale sarà il concept di Tentativi ed errori?
“Tentativi ed errori” spinge un concetto semplice: basta con questa cultura del successo. La nostra società è performativa: il successo di ogni azione è misurabile, devi costantemente performare e farlo bene.
Non puoi fermarti e chiederti “Ma sono felice quando faccio questa cosa?” altrimenti accumuli ritardo su degli obiettivi standard che devi raggiungere per non essere un “fallito”. Abbiamo una pressione sociale fortissima e appena sbagli, ti aspetta la gogna.
Noi invece vogliamo proporre un modo alternativo di vedere le cose. Vogliamo dire “Va benissimo se hai 30 anni e non sai ancora cosa fare della tua vita.
Vuol dire che invece di andare da A a B il più velocemente possibile, stai esplorando la profondità delle cose che incontri. Anche i vicoli ciechi.”
Come diciamo nel manifesto dell’errore che sarà contenuto nel disco, è inutile avere una lunghissima lista di obiettivi raggiunti perché quelli dicono tantissimo di cosa abbiamo fatto, ma non dicono niente di chi siamo davvero.
E adesso?
E adesso uscirà il video di Foglie, a settembre uscirà il disco e tutto quanto sarà accompagnato da dei piccoli percorsi psicologici con la Dottoressa Paola Cannavò che usciranno nella forma di brevi video e podcast! E poi speriamo di tornare live!