E’ uscito venerdì 2 aprile 2021 in distribuzione Artist First “Il mostro che hai dentro” di Dongo D, il progetto solista di Dario Dongo.
Il brano, che non ha paura di suonare sfacciatamente pop, vuole descrivere una pulsione primordiale comune a tutti noi, un istinto che la società spesso condanna, un “mostro” che ci teniamo tutti dentro.
È un invito a essere sè stessi, nonostante tutto!
Riparte la centrifuga con l’energia cinetica
L’agitazione termica, lo shake emozionale
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Come mai ti è tanto caro il tema dell’essere sé stessi, nonostante tutto?
Sono cresciuto in una famiglia cattolica, in un periodo particolare e difficile, ero un bambino che doveva fare il bravo e che non si é permesso mai il lusso di “sbagliare” come fanno i bambini che vivono il mondo senza filtri andando a sbatterci contro.
C’erano tante regole e non bisognava trasgredirle. Così rigavo dritto anche quando volevo fare qualcosa di diverso che mi premeva dall’interno per non contraddire mamma, non facevo le cose “perché non si fa”, “perché è così”.
Poi venne il periodo della scoperta della mia omosessualità, dell’urgenza di vivere me stesso ma non si poteva perché “non andava bene”.
Guardandomi intorno poi ho riflettuto sul fatto che la società è spesso impostata in questo modo, con delle regole condivise dalla maggioranza e dettate dalla morale che però spesso sono di ostacolo alle esigenze dell’individuo tanto da confinare ai margini chi di solito si libera da queste sovrastrutture.
Quando ho fatto outing ed ho cominciato a scrollarmi di dosso tutte queste costrizioni, spesso a fatica e con supporto psicologico, ho iniziato a respirare, a sentirmi libero da costrizioni e ad essere giorno per giorno più felice.
Se siamo a questo mondo è per cercare la nostra felicità e dobbiamo far di tutto per realizzarla senza che nessuno ce lo impedisca (nel rispetto degli altri si intende). Dobbiamo essere felici nonostante tutto.
Tu hai ancora il mostro “che hai dentro”, oppure te ne sei liberato?
Il mostro lo abbiamo tutti dentro, il mostro siamo noi. Sono gli altri che lo vedono e lo chiamano mostro perché collide con i loro costrutti personali e morali.
Quindi no, non me ne sono liberato e non ce ne libereremo mai, semmai l’ho liberato, l’ho lasciato finalmente correre spensierato nel mondo.
Come si concilia la musica pop con lo studio della musica classica?
La musica classica è la mamma della musica pop fondamentalmente. Sono cambiate nei secoli le culture che hanno prodotto determinati stili di musica ma lo spirito è sempre quello: produrre un artefatto musicale nell’hic et nunc. Una volta il Valzer era considerata musica pop mentre ora è nel novero della classica ad esempio.
Tornare alle origini ed accrescere la conoscenza e consapevolezza ti aiuta ad essere più efficace e a sapere chi sei, dove sei e dove stai andando. Suonare Bach fa tanto bene alle mani ed allo spirito e ti aiuterà sicuramente a far della musica pop sempre migliore.
Quando hai capito che eri portato per la musica?
In realtà il mio flirt con la musica risale a quando ero bambino, avevo circa 3 anni, mi mettevo sotto il pianoforte a coda a fare puzzle mentre mia madre, appena tornata da lavoro, si metteva a suonare. Solitamente erano sempre il terzo ed il primo movimento della Sonata al chiaro di luna di Beethoven e rigorosamente in questo ordine. Però ho capito di.
Esserci davvero portato quando il mio maestro di pianoforte mi urlò “Sei bravo, cribbio! Se solo studiassi di più!”. Lì capii che ero una capra tecnicamente ma che avevo qualcosa dentro. Non ho mai avuto un grande amore per lo studio dello strumento ma amavo da matti suonare.
Copiavo le melodie che sentivo in giro ed iniziavo a scrivere cose mie che inventavo al momento o frutto di improvvisazioni.
Mi sedevo al pianoforte e lasciavo andare le mani, era il mio prolungamento. Quello è stato il momento preciso in cui ho capito che la musica era il mio mezzo per esprimermi.
Avremo modo di sentire un seguito del pezzo? Hai già qualche idea?
Sicuramente ho dell’altro che bolle in pentola. Vorrei fare un EP contenente Il Mostro che hai dentro, ho in cantiere un album di canzoni col mio socio occulto TQM e altri progetti ed appunti da sviluppare.
Questo brano non credo avrà un suo diretto seguito ma sicuramente verrà contestualizzato in un progetto più ampio. Vorrei solo avere più tempo ed energie per farvi sentire tutto al più presto!