Da venerdì 19 febbraio uscirà in radio “SPETTATORI”, il singolo d’esordio di GIALLO. Il brano sarà sulle piattaforme digitali dal 5 febbraio.
Spettatori è l’estate 2018 di Giallo. Scritta inizialmente su tre accordi di chitarra, è stata sviluppata e prodotta insieme a Lorenzo Manni. Nei due anni successivi sono nate varie versioni del brano, che hanno spaziato tra diversi stili musicali.
Fino ad arrivare all’estate 2020, quando Lorenzo Manni ha costruito le solide pareti per Spettatori, con un mix di suoni indie-elettro pop, ed un sound insolito per la musica italiana. Il brano è stato mixato negli studi McHub da Federico Sapia e masterizzato da Mattia Ardizzola.
- Qualche domanda di presentazione: chi sei e come è nata la tua passione per la musica?
Sono Giallo. Come il sole che mi fa starnutire. Penso di essere allergico al sole, però Sofi dice che sono balle. La mia passione per la musica è nata quando la mamma suonava il pianoforte mentre ci dormivo sopra. Perché la musica era pace e guerra dentro la mia testa. Però ci stavo bene. Quel pianoforte bianco come un orso polare lo amo.
- Sappiamo che la tua formazione musicale è stata un po’ varia e ti sei cimentato con vari strumenti, ce ne vuoi parlare?
Certo. Ho avuto la fortuna di suonare tanti strumenti. Ho avuto la sfortuna di non studiarne uno a fondo. È una questione di prospettiva. Penso che questo mi abbia dato la complessità creativa necessaria per farmi definitivamente innamorare della musica al liceo.
La tromba è stata divertente. Perché la odiavo, e mi faceva prudere le labbra, e volevo andare a giocare a pallone. Perché la amavo, e mi faceva solletico alle labbra, ed alla fine volevo comunque andare a giocare a pallone.
- Qual è stato il modus operandi che ha portato alla creazione di Spettatori?
Spettatori è nata, scritta in una notte di luglio. Faceva caldo mi ricordo. Ero a petto nudo sul letto e scrivevo su un foglio volante che poi ho perso. Era una canzone per chitarra. Che non sapevo suonare molto bene. Poi insieme a Lorenzo Manni, mio caro amico, abbiamo sperimentato varie produzioni.
Nel 2020, abbiamo trovato quella definitiva. Poi Federico Sapia e Mattia Ardizzola hanno lavorato al mix e master negli studi McHub.
- A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto di questo tuo singolo?
Questa volta la vorrei consigliare agli universitari che si stanno trasferendo. Penso che chi si trova in questo cambiamento stia vivendo qualcosa di simile a quello che io ho vissuto mentre scrivevo Spettatori.
I pensieri a mille per le cose, le case, il futuro, quel che lasci. Fa tutto parte del gioco.
- Ci dai qualche anticipazione sul tuo primo EP?
Sì. Usciranno altri quattro brani, il prossimo il 2 di aprile. Questi cinque brani totali andranno a comporre il primo EP. Quel che vi dico è che sto lavorando per rendere il progetto sempre più ricco. Non mi basta far uscire cinque brani.
Quello che è introno lo ritengo altrettanto importante. A partire dai videoclips. E poi, se Venere si allinea con la luna ci saranno delle sorprese.
Classe 1998, Giallo nasce a Brescia, portato dalla cicogna, che in realtà è l’aeroplano ad elica di Snoopy. Qui passa il tempo a dormire sul pianoforte Yamaha a mezza coda in salotto, bianco come la panna montata (unico gusto che gli piace).
Dorme sdraiato sulla coperta. Non è quella di Linus, la sua coperta è il Garda. La porta con sé quando si trasferisce ad Ivrea (che non è Torino) dove cresce e vive tra i 7 ed i 18. Qui scopre la musica ed il gioco della palla.
Principalmente il gioco della palla. La musica però, inizia a fare le sue radici, e Giallo non può farci assolutamente niente.
Studia pianoforte per un anno, suona “Per Elisa”. Studia canto per un anno, canta “Strada Facendo”. Studia tromba per un anno, suona (e recita in maniera discutibile) “La Pantera Rosa”. Studia chitarra classica, prova a suonare Romanza. Studia batteria per un anno, non suona.
Studia canto nuovamente, canta “Puisque C’est Ma Rose”. Studia il basso elettrico, suona “Another One Bites The Dust”.
Diciamo che studia e suona, anche se di studiare musica non se ne parla proprio. Giallo non sa né leggere né scrivere. E da perfetto illetterato musicale arriva ai suoi 17, quando capisce che il gioco della palla non fa più per lui.
Riprende in mano la chitarra ed inizia a scrivere testi, poesie, canzoni.
Giallo si trasferisce a Londra nel 2017, dove studia all’università. L’amico Lorenzo lo spinge a scrivere e pubblicare la sua musica. Nel 2019, chiama sua madre dicendo: “Mamma tu non l’hai capito, voglio fare il cantante”.
A gennaio 2021, Giallo inizia a lavorare per pubblicare il suo primo EP.