Ciao Enrico , benvenuto su ItaliaRock. Innanzitutto come stai ?
Salve ragazzi. Fortunatamente tutto molto bene.
Partiamo dal titolo dell’album “Believe”…in cosa ?
“Believe” è il mantra della mia vita. Ho sempre pensato che la vera felicità, risieda nel credere. E non parlo di religione o di qualche dogma.
Semplicemente “credere” in se stessi. Credere nel bello che gli altri possano mostrare.
Credere che siamo tutti legati da un filo invisibile che ci rende uniti in qualche modo,ecco,questo è la misura in cui io credo. Credo nel bello,nella purezza,nella gentilezza e credo nel potere degli uomini.
Cantante, chitarrista e compositore. Svolgi tutta la produzione da solo ?
Si. Sicuramente è un lavoro che ruba tanta energia ma creare tutto da solo mi permette di sperimentare e di far fluire il processo creativo in modo instintivo e naturale.
Ovviamente in alcune produzioni mi avvalgo del consiglio e parere dei miei musicisti ma il 90% del lavoro è quasi sempre da solo
Cosa ti ha portato a continuare da solista il tuo percorso artistico?
-Dopo aver suonato per quasi 20 anni in band,sentivo,appunto,il desiderio di creare musica per conto mio. Di non relegarmi in schemi e genere prestabiliti.
Avere la libertà di fondere quelle che sono state le mie influenze musicali nel corso della mia vita.
In passato e tuttora, quali sono gli artisti che segui maggiormente.
-Cresciuto con tutto quello che era il Rock 80 e il Blues,negli utlimi anni mi sono affacciato a quello che è il cantautorato.
Artisti come: Bruce Springsteen,Foy Vance,Damien Rice,Noah Gundersen,hanno influito in maniera considerevole in quello che è il mio bagaglio musicale personale.
Un concept album o 10 brani singoli?
-Credo che in maniera del tutto involontaria,il disco sia un concept che tiene unite tutte e 10 tracce. Alla base di tutto c’è un racconto molto autobiografico.
Brani in cui celebro l’amore,la sofferenza,la speranza,la gioia..quindi mi verrebbe da dire che ,anche senza nessun piano alle spalle,si è un concept.
Tra lo studio e il live, dove ti senti più a tuo agio?
-Sicuramente il live ti permette di sprigionare tutta quella carica inesplosa fino al momento prima di mettere piede su di un palco.
Il sentire cantare i propri brani è decisamente l’aspetto piu gratificante del nostro lavoro anche se,la creazione in studio ha un fascino che è di pari bellezza.
Quindi la risposta è davvero difficile ahahaha.
Progetti futuri ?
-Ho da poco messo in scena un live con un’orchestra dal vivo di ben 50 elementi e mi auguro di riuscire a portare tale spettacolo nei vari teatri italiani e non solo.
In cantiere gia tanti brani per il prossimo album.
Diciamo che il lavoro non manca.
YKO è Enrico Bellotta:cantante, chitarrista e compositore. Inizia a muovere i primi passi nella musica fin da piccolo. Milita in numerose band musicali del casertano.
Nel corso degli anni ha la fortuna di calcare palchi europei (Scozia, Spagna, Inghilterra, Austria, Ucraina, Russia e Romania) e di essere l’Open Act di band internazionali come: Evanescence, Disturbed, Yellowcard, Kongos, Vanilla Sky, Tigertailz.
Nel 2019 decide di comporre musica per il suo progetto solista e nasce così YKO. Pubblica nel 2020 il suo primo singolo “Drop in the Blow” che vede la collaborazione di The Fact Knowers. Seguono diversi singoli e tanti concerti in Italia e all’estero fino al 2025 quando esce il suo primo disco da solista “Belive”.
La natura del progetto YKO è da ricercare nella costante voglia di mixare quelle che sono le influenze principali che hanno accompagnato il cantautore nel corso degli anni: Rock, Blues, Soul, Gospel, Irish, Country, Orchestrale.
La ricerca costante di identità e originalità è alla base del processo creativo.
