E’ magma incandescente quello che deborda dal palco per riversarsi sui suoi fans ad incendiare i loro cuori, accendere i loro occhi lucidi di lacrime, bruciare le loro mani, protese verso Nick Cave come per aggrapparsi a lui oppure per sostenerlo nel dolore che ha frenato il suo cammino funestato nel 2015 dalla perdita del figlio adolescente.
“Nostro figlio Arthur è morto martedì sera. Era il nostro bellissimo, felice e amorevole ragazzo. Chiediamo che in questo momento di dolore sia rispettata la privacy della nostra famiglia.”
Questo fu il laconico messaggio col quale i coniugi Cave comunicarono al mondo la straziante tragedia dalla quale erano stati colpiti.
Un dolore difficile da metabolizzare ma a Nick Cave non son mancati gli strumenti per elaborare il lutto attraverso le sue eclettiche doti artistiche, e per sublimare la sofferenza esprimendola attraverso testi di forte impatto, carichi di angoscia , musicati da note urlate o sussurrate ma sempre intrise di rabbia e malinconia.
“Skeleton tree” è la sofferta trasposizione dell’analisi introspettiva che il già tenebroso “Re Inchiostro” (nome simbolo del colore del suo spirito) ha operato su di sé; un sedicesimo album plasmato dall’intimistico colloquio con i propri flussi di coscienza; un dialogo a senso unico tra interrogativi destinati a rimanere senza risposte e considerazioni dettate dalla consapevolezza che nulla sarebbe stato più come prima.
E sono proprio i brani dell’ultimo album ad aprire il concerto, con un ritmo lento, scandito; brani che sembrano quasi raccontati da Nick, seduto su uno sgabello dinanzi ad un pubblico eterogeneo per età ma unito dal comune denominatore dell’adorazione per il “bardo di Melbourne ”. Mentre scorrono Anthrocene, Jesus Alone, Magnete Nick Cave crea una forte empatia con i suoi fans cantando il suo dolore.
Ma ecco che una voce possente e profonda quanto la sua squarcia il clima mistico creatosi nel palazzetto… <<We fuking love you ….>> ….Ti amiamo fottutamente … e lo show esplode.
Nick lascia il palco e si lancia verso loro, su di loro, pronti ad accoglierlo e intonare con lui High Bosom, From Her to Eternity e Tupelo per poi approdare a Jubilee Street, sostenuto dallo strumento del diavolo, il violino del diabolico Warren Ellis, a tratti seriamente impegnato a rubargli la scena.
Affascina migliaia di persone, il re della ballata macabra, blues, rock, punk: tutto generato e non creato dalla sua genialità. Ed emoziona fino alle lacrime quando, seduto al pianoforte, intona la dolce Into My Arms , e poi ancora I Need You, Mercy Seat e la delicata Distant Sky .
I fans lo reclamano e lui torna verso il pubblico: lo sfiora con le mani, lo accarezza, lo sfida, raccoglie i loro doni, si asciuga il sudore con i loro indumenti e simpaticamente arriva a scambiarsi un calzino con un ragazzo poco distante.
La folla lo trascina lontano dai Bad Seeds per poter cantare in gruppo con lui “Stagger Lee” ritmata dal battito di migliaia di mani e nel ritornare sul palco Nick Cave vi fa salire un centinaio di fortunatissimi ragazzi per un gran finale con “Push the sky away”.
Artista carismatico e imponente, in questo show Nick Cave ha dimostrato di padroneggiare il palco alla grande; di riuscire a magnetizzare il suo pubblico adorante attraverso una gestualità teatrale e seducente ma sempre misurata; di ammaliare con la sua voce baritonale, profonda e inquietante, capace di sconcertare, commuovere ed emozionare.
Due ore di amore totale, tra fisicità ed empatia senza spezzare il fil rouge che lo lega ai fans, ed ai Bad Seeds da più di trent’anni; quel filo rosso del destino che unisce tra loro persone con affinità elettive, di spirito o di anima; che stringe tra loro anche anime incontratesi in un palazzetto che si trasforma in luogo di liturgia per svelare quell’universo di desideri, ossessioni, abbandoni, sconfitte, affetti, delicatezze, erotismi, sogni, amore, che pervade ogni essere umano. Nick….We fuking love you ….!!!
DANIELA GERUNDO
SETLIST
Anthrocene
Jesus Alone
Magneto
Higgs Boson Blues
From Her to Eternity
Tupelo
Jubilee Street
The Ship Song
Into My Arms
Girl in Amber
I Need You
Red Right Hand
The Mercy Seat
Distant Sky
Skeleton Tree
BIS
The Weeping Song
Stagger Lee
Push the Sky Away
Tracce “Skeleton tree”
Testi diNick Cave, musiche di Nick Cave &Warren Ellis.
- Jesus Alone– 5:52
- Rings of Saturn– 3:28
- Girl in Amber– 4:51
- Magneto– 5:22
- Anthrocene– 4:34
- I Need You– 5:58
- Distant Sky– 5:36
- Skeleton Tree– 4:01
Membri del gruppo
Nick Cave
Martyn Casey
Warren Ellis
Conway Savage
Jim Sclavunos
Thomas Wydler
Arthur Cave, è morto martedì 14 luglio 2015 dopo essere caduto da una scogliera di 18 metri vicino a Brigthon, una città sulla costa dell’East Sussex, a sud di Londra.
Nel 2014 Nick Cave è protagonista del documentario di Iain Forsyth e Jane Pollard 20,000 Days on Earth.
Nel 2016 il regista Andrew Dominik dedica a Nick Cave il film documentario in 3D One More Time with Feeling, incentrato sulla lavorazione all’album Skeleton Tree