Dal 12 marzo è disponibile in rotazione radiofonica “IL DUCA BIANCO”, brano già disponibile su tutte le piattaforme di streaming e che anticipa il nuovo EP di HERA.
Dopo la pubblicazione di “Escape Room”, HERA prosegue la sua camaleontica rivoluzione artistica con “IL DUCA BIANCO”, secondo estratto dell’EP dell’artista, già in lavorazione, la cui uscita è programmata per l’autunno 2021.
Il brano è stato scritto a quattro mani da Hera e Marco Canigiula (già autore per Annalisa, Emma Muscat, Biondo, Suor Cristina, Alessandro Casillo, Marta Daddato). L’arrangiamento è del producer Skywalker (Marta Daddato).
Il sound moderno e incisivo del brano si amalgama con un beat aggressivo dove si inseriscono in modo chiaro e definito le armonie vocali. L’intera traccia è impreziosita dall’intervento del fisarmonicista Gianluca Pica.
Il tuo nome d’arte vuole essere un riferimento alla divinità greca o c’è un’altra motivazione?
La connessione tra mitologia e musica mi affascina tremendamente per cui confermo il riferimento alla divinità greca.
Diversi miti riconoscono a questa particolare forma d’arte il potere di incantare e di far dimenticare agli uomini le sofferenze terrene, un potere curativo che da sempre le riconosco anche io.
Parlando di “divinità”: perché hai scelto di rendere omaggio proprio a David Bowie
L’omaggio a David Bowie ha preso forma in modo del tutto naturale, non c’era alcuna premeditazione, è nato e si è evoluto contestualmente alla stesura del brano.
Ricordo perfettamente quella mattina: sono entrata in studio di registrazione, ho iniziato a lavorare con il Producer al primo loop armonico e, a quel punto, le parole si sono fatte strada da sole… nella mia testa c’era un’immagine ben precisa, ed insieme a Marco Canigiula abbiamo dato vita a il duca bianco.
Come è stata invece la lavorazione del videoclip del tuo ultimo singolo?
Creativa e anche ricca di imprevisti! Quando mi sono confrontata con Veronica Amorosi e Marco Giorgi, rispettivamente D.O.P e Director del clip, abbiamo lavorato sin da subito sulla contrapposizione tra mondo reale ed onirico, ambientazione che caratterizza l’intero clip.
A quel punto abbiamo ritenuto opportuno arricchire la storia con la presenza di due ballerini, proprio per porre l’accento sulla passione, protagonista indiscussa di questa storia.
Era tutto pronto, ma la sera precedente a quella che sarebbe stata la nostra giornata di riprese, ricevo una chiamata. Il danzatore aveva un malessere fisico, non sarebbe potuto essere dei nostri!
Dopo qualche attimo di puro panico, un caro amico coreografo mi ha indirizzato a Francesco Piazza e Valeria Morante, i due meravigliosi ballerini che hanno impreziosito il videoclip ufficiale di “Il duca bianco”.
Che cosa ne pensi della scena musicale italiana e come pensi di poterla arricchire?
C’è molto fermento nella scena musicale underground, è da lì che traggo maggiore ispirazione ed è quella che mi incuriosisce maggiormente.
Personalmente non amo inseguire le cosiddette logiche di mercato, difatti questo progetto è un’autoproduzione, investo personalmente in ciascuno dei miei lavori affinché il risultato sia sempre in linea con la mia idea di comunicazione.
Mi definisco “melting pot”, il mio stile è contaminato da numerose proposte musicali radicalmente diverse tra loro e sicuramente mi riconosco una buona elasticità mentale. Non avere pregiudizi mi porta a sperimentare molto, senza riserve, questo mi regala la possibilità di fondere linguaggi totalmente differenti.
Credo che l’originalità rappresenti il mio personale contributo al panorama musicale italiano.
Che cosa dobbiamo aspettarci dal futuro di Hera?
Sicuramente un primo EP di brani inediti che uscirà il prossimo autunno. Approfitto di questa pausa forzata dai live per dedicarmi alla composizione, mi sento un fiume in piena… adesso desidero solo dare voce ai miei pensieri nell’attesa di tornare a casa, su un palco.

Nel 2016 nasce il progetto HERA, nome d’arte della performer Pamela Placitelli, e sin da subito si distingue per estro, camaleontismo, sperimentazione sonora e una decisa comunicazione testuale, oltre che visiva.
Queste peculiarità garantiscono il suo accesso alle finali di diversi importanti Festival dedicati alla musica emergente italiana (Botticino Music Festival, Festival di Ghedi, etc.) e la vittoria del Premio della critica del concorso “Musica Controcorrente” con la giuria di Joe Amoruso e Mariella Nava.
Il progetto Hera ha una produzione musicale che strizza l’occhio a sonorità internazionali che permette all’artista di farsi conoscere anche all’estero con concerti in Svizzera, Inghilterra e New York.
Nel 2017 esce su tutte le piattaforme digitali l’EP “Inside Me”, un racconto musicale introspettivo in cui ripropone alcuni dei successi che hanno segnato la sua storia musicale.
Il 2018, invece, è l’anno di “My Christmas Gift”, lavoro che vanta la complicità musicale di Emiliano Begni (Rossana Casale) Luigi Mattacchione (armonica solista per il M.stro Ennio Morricone), Stefano Spallotta (Amii Stewart).
Il 2019 è la volta di “Christmas Eve”, singolo originale in lingua inglese, la cui uscita è accompagnata da una tournée natalizia. Il 10 luglio 2020 è il momento di “Elettromagnetica”, singolo in lingua italiana che cattura l’interesse del settore musicale Indie e l’attenzione di radio come Radio Radio, Radio Cassino Stereo, X Radio, etc.
L’8 dicembre 2020 è il momento di “Escape Room”, una nuova autoproduzione firmata Hera Project composta a quattro mani con lo Staff di Canzoni Inedite, brand dell’etichetta romana Cantieri Sonori.
Il 23 febbraio 2021 esce il singolo “Il Duca Bianco”, brano che porta la firma della stessa Hera e dell’autore Marco Canigiula. Il brano è disponibile in radio dal 12 marzo.