Fuori da martedì 15 giugno il nuovo singolo degli Aspettativa dal titolo “Saracinesche”. Un pezzo dal sapore indie-pop con venature lo-fi che vede la produzione di Marco Carnesecchi e che ci accompagna tra le emozioni di un romanticismo tanto malinconico quanto turbolento.
La band descrive così il singolo: “Saracinesche è il risveglio la mattina in camera con una birra in lattina sopra la scrivania, un cinema all’aperto mentre nevica e la perenne paura di non riuscire a dimenticare l’ennesima storia d’amore”
Come nascono gli Aspettativa e cosa c’è all’origine del vostro nome?
Gli Aspettativa sono un gruppo che nasce da 3 fratelli più 1 con molte aspettative e molta voglia di dire la loro nel panorama musicale italiano.
Il gruppo nasce in una cameretta a Scandicci, città vicino Firenze composto da 3 fratelli che avendo molti strumenti in camera non vedevano l’ora di suonare insieme. Si avvicinano alla musica grazie ai genitori che ascoltavano molte canzoni sia in macchina che in casa.
Quasi ricoperti da cd, i due ragazzi più grandi Elia e Ester, che suonano rispettivamente chitarra e tastiere e sono anche le voci del gruppo, si avvicinano al pianoforte classico fin dalla giovane età, mentre il terzo Gab si avvicina alle percussioni in un primo momento per poi darsi alla batteria.
Il Catta, invece bassista, entra nella band in un secondo momento nel 2014, grazie a un consiglio del loro produttore Marco Carnesecchi che ci aveva visto lungo. Gli Aspettativa sono quindi più un mood che un nome, un quartetto di soggettoni fiorentini che non si stancherà mai di fare musica.
Qual è l’aspetto più caratterizzante della vostra musica?
Probabilmente il mix di sonorità di più generi e i testi ricchi di immagini evocative, ma pensiamo tocchi a voi dire cosa ci caratterizza di più, e ci rende più unici, noi scriviamo e chissà che succederà.
Di cosa parla “Saracinesche” e come si distingue rispetto a “Tempesta”?
“Saracinesche” è un risveglio la mattina in camera con una birra in lattina sopra la scrivania, un cinema all’aperto mentre nevica e la perenne paura di non riuscire a dimenticare l’ennesima storia d’amore.
È in definitiva cosa ci è successo in un post-relazione che abbiamo vissuto, abbiamo raccolto un po’ di immagini, e poi abbiamo fantasticato con un “romantic pop”… ed è nata da sola, era già lì, bastava dargli un nome
“Saracinesche” è un brano che parla della fine di una storia, “Tempesta” invece di un amore non corrisposto, insomma tutti argomenti che prendono quotidianamente noi giovani… la differenza sta nel mood dei due brani, “Tempesta” è quasi un grido, l’andazzo è arrabbiato e quasi di sfogo, con una cadenza “pop rock” se così la possiamo definire, mentre “Saracinesche” non è una rassegna ma un abituarsi al fatto che anche con la relazione terminata la vita dovrà andare avanti senza quella persona.
Il tutto è accompagnato come abbiamo già detto, da venature lo-fi e romantic pop che creano un’atmosfera da sguardo fuori dal finestrino.
Se vi chiedessimo di ascrivervi ad un genere, quale scegliereste? Qual è quello che vi rappresenta maggiormente?
La nostra musica è un mélange di nostalgia, malinconia e spensieratezza che con venature lo-fi e pop vanno a creare un romantic pop, a volte anche nostalgic che dà vita a delle immagini che rievocano forti ricordi e sentimenti passati, belli o brutti, ma vissuti in prima persona non in maniera apatica.
Cosa ne pensate della scena musicale italiana e come pensate di poterla arricchire ?
La scena musicale italiana si sta ingrandendo a vista d’occhio ed è un qualcosa di bellissimo vedere tanti nostri coetanei al lavoro! Finalmente un po’ di aria fresca!
Ovviamente qualsiasi artista essendo unico arricchisce la scena, il segno lo lasci se riesci a essere veramente te stesso perché nessuno sarà mai come te, poi ovviamente è il pubblico in base ai suoi gusti che decide chi lo lascia maggiormente, noi cerchiamo sempre di essere il più veri possibile in quello che facciamo, raccontando storie di ragazzi classe 2000.
Quanto sono importanti i social nella riuscita di un progetto musicale?
I social sono molto importanti nella riuscita musicale, danno una mano a chiunque per creare visibilità e iniziare a costruirsi una fanbase solida per poter condividere i propri progetti.
Devono comunque rimanere un mezzo per far conoscere le proprie composizioni e non devono diventare il fine, se l’obiettivo è quello di fare buona musica e non quello di essere un influencer. Piuttosto diventare influencer musicali sarebbe un bel traguardo.
C’è un artista con cui sognate di poter avviare una collaborazione?
L’artista internazionale con cui sogniamo da sempre di poter avere una collaborazione è Kanye West, per quanto riguarda il panorama musicale italiano invece, Gazzelle sarebbe l’artista che probabilmente sceglieremmo.
Potete darci qualche anticipazione sui vostri prossimi progetti?
Di progetti ne abbiamo veramente tanti, sicuramente uscirà un altro singolo prima della fine dell’estate e concluderemo quest’anno con un bel progetto sostanzioso, poi ovviamente il sogno è quello di riuscire a firmare un album vero e proprio non fra troppo tempo, non vi possiamo dire altro.
Aspettativa è più un mood che un nome per una band classe 2000 che nasce nel 2014 nella cameretta di tre fratelli. Elia ed Ester sono le voci del gruppo e si accompagnano rispettivamente con chitarra e tastiere.
L’altra metà è mancina ed è composta da Gab (batteria) e il Catta (basso), il “fratello acquisito”. Per i ragazzi di questa band scrivere le proprie esperienze, belle e brutte, metterle nero su bianco, è un modo per crescere, esorcizzare le emozioni e riderci su.
Saracinesche è il loro secondo singolo (prodotto da Marco Carnesecchi e mixato e masterizzato da Massimo Barbieri per UnderRoof) e segue la pubblicazione di Tempesta, brano con cui hanno esordito.