Esce oggi, martedì 17 settembre, il videoclip di “ALGORITMO“, brano che anticipa “Carne cruda a colazione“, il nuovo album di inediti di SUCCI in uscita il 20 settembre per La Tempesta Dischi – Soviet Studio.
Annunciati anche i primi showcase di presentazione in programma a Padova e Milano il 20 e il 21 settembre.
GUIDA AL VIDEOCLIP DEL BRANO “ALGORITMO”
Nel video di Luca Deravignone il regista si lancia a capofitto nel presente: l’artista è un pupazzo vuoto per il riciclo di materiali usa e getta, proposti da algoritmi che la sanno lunga, nell’era della superficialità dell’ascolto e del trionfo dichiarato dei cliché.
CREDITI VIDEOCLIP “ALGORITMO”
Video di Luca Deravignone. Con la collaborazione di Massimo Dolce, Filippo Olivieri e Francesco Rossi.
“CARNE CRUDA A COLAZIONE” – IL DISCO
“CARNE CRUDA A COLAZIONE” è il titolo del nuovo album di inediti di SUCCI, secondo lavoro discografico a proprio nome del co-fondatore e autore dei Bachi da Pietra, che vede nuovamente il lavoro di produzione di Ivan A. Rossi (Baustelle, The Zen Circus, Dimartino), già al lavoro sul disco precedente.
L’album arriva a due anni da “Con ghiaccio”, primo disco firmato Succi, dopo il vinile per sola voce in cui ha inciso i versi di Giorgio Caproni de “Il Conte di Kevenhuller” e un album di cover di brani di Paolo Conte, intitolato “Lampi per Macachi”.
Succi torna con 10 brani fatti di crudezza e amaro realismo conditi con un pizzico di ironia e pronti per essere assaporati.
SUCCI PARLA DEL DISCO “CARNE CRUDA A COLAZIONE”
Ogni mia canzone è carne viva, te la presento cruda, battuta al coltello, pezzo dopo pezzo: una proposta che non è fuori dal mondo, solo fuori dallo schema.
Neanche gli algoritmi sanno dove collocarmi, poveracci. Sarà un difetto? Sono difettoso. Sono un prendere o lasciare.
CARNE CRUDA A COLAZIONE, per il giorno che non ne puoi più di marmellate.
La risposta al romanticismo spiccio e dozzinale dominante la qualunque. Nel Bel Paese dove tutto si risolve con il cuore, e infatti fila tutto a meraviglia, accuso troppa grazia. Piuttosto che altri zuccheri, CARNE CRUDA A COLAZIONE sbattuta fresca in faccia. E il bello della carne è che non mente, se l’ascolti non la puoi fraintendere. Lampante come le cose chiare a pelle.
Come svegliarsi e far l’amore prima di dover parlare. La carne accade.
Certo, un bel macello; come in questo disco, tutto sommato tranquillo.
Il secondo album di inediti a mio nome è un macinato a base di me stesso. Può contenere frammenti di Kraftwerk, Paolo Conte, Talking Heads, Snoop Doggy Dog, LCD Sound System, Tom Waits, Velvet Underground, Lupo De Lupis.
Tutto questo io lo chiamo rock’n’roll.
CREDITI ALBUM
Giovanni Succi: parole e musica
Ivan A. Rossi: arrangiamenti, produzione, mix
Registrato da Ivan A. Rossi a Milano (8brr.rec Studio) e Genova (Green Fog Studio), ottobre 2018
Etichette: La Tempesta Dischi, Soviet Studio
Distribuzione: Believe
Booking: Tudemun Concerti
Ufficio Stampa e Promozione: Big Time –pressoff@bigtimeweb.it
Suonato da:
Tristan Martinelli: basso, tastiere, piano e cori
Giovanni Stimamiglio: batteria, percussioni, cori
Rodrigo D’Erasmo: violino, viola, archi
Ivan A. Rossi: Buchla Music Easel, sintetizzatori, campionamenti, basso elettrico
Andrea Dellapiana: percussioni, cori
Giovanni Succi: basso acustico, chitarre, voce
Foto: Fabrizio Iozzo (foto di copertina), Alex Astegiano, Luca Deravignone
Grafica: Claudio Madkime Chimenti
Ringraziamenti: Ivan che te lo dico a fare, Green Fog Studio (Genova), Rodrigo D’Erasmo, Tristan Martinelli, Giovanni Stimamiglio, Manuel Agnelli, Tre Allegri Ragazzi Morti, Fabrizio Iozzo, Luca Deravignone, Alex Astegiano, Claudio Madkime Chimenti, Filippo Ulivieri, Francesco Rossi, Andrea Dellapiana, Paulonia Zumo, Enrico Cappozzo, Francesca Risi e tutto lo staff di Germi LDC (Milano), Caffè Boglione (Bra). Grazie anche a “L’Arte del Selfie nel Medioevo”. Ringraziamento speciale: Massimo Dolce e Tudemun Concerti, Matteo Marenduzzo e Soviet Studio, Claudia Felici e BigTime.
Per il supporto infinito: Claudia.
SUCCI RACCONTA L’ALBUM “CARNE CRUDA A COLAZIONE” TRACCIA PER TRACCIA
01_POVERO ZIO
Per me una canzone funziona quando non serve commento. Se mai qualcuno verrà a chiedermi chi è il povero zio del testo, lo perculerei dicendo che è il buon vecchio zio Ezio. Si credeva un dio in terra, morto di cirrosi epatica, sulla sua tomba mantiene l’epiteto fiero di Ragionier. Uomo di sanissimi principi tutti puramente teorici, ne fece di ogni. Antifascista adolescente nel ventennio, fascistissimo in democrazia. Un vero testa di cazzo, povero zio. Dicono abbia creato il mondo in sei giorni, santificando il settimo, come si deve. Lo trovavi al bar, opinando di tutto.
02_ALGORITMO
Trionfo della superficialità dell’ascolto. Musica tappezzeria? Anche meno: la tappezzeria te la scegli, la musica te la sceglie lui. Di te lui sa tutto. Ti piace questo e questo, pronti: eccone un altro vagone. Potrebbe piacerti anche questo. Indovinano i tuoi gusti, i tuoi bisogni, i tuoi tempi, le tue emozioni. E te li porta, te li organizza. Ma è chi, chi sono? “We are the robots”? Non solo l’autore, anche l’ascoltatore in fondo è superfluo: loro potrebbero benissimo ascoltarsi da soli.
03_GRAZIE PER L’ATTESA
Tutti i gestori telefonici del pianeta vogliono che cambi compagnia. Continuamente: è un mondo di lusinghe. Ti ci affidi vergine come ad ogni nuovo amore, vibrante di promesse, in un mare di certezze e trasparenze. Fino al giorno in cui, per oscuri motivi, ti si pianta tutto sul più bello e resti solo, isolato dal mondo. Se ti accade nelle ferie, poi, è la fine. E se fosse la fine per davvero? Nel vuoto di notizie ti sei perso il conflitto nucleare che proprio in quell’istante ha riportato tutto a zero. Oppure i funghi han fatto effetto? Chi può dirlo. Fine certezze. Il jingle in loop ringrazia ad libitum.
04_I MELLIFLUI
Gino Melenso e i Melliflui in concerto stavano trallallando il loro ultimo grande successo quando ho vomitato questo testo sulla carta igienica del locale. Davanti al pubblico gongolante dell’indie bello, Gino gorgheggiava l’immensa gioia del suo cuore palpitante in un mondo fatto a forma di cornetto, e gigioneggiando lo mimava con le mani. Lì ho capito tutto di me stesso. Nella mia visione credo di aver colto un nocciolo di verità del mio essere e del mio destino. E giuro, non lo cambierei mai per niente al mondo con quello luccicante del grandissimo Gino.
05_CABRIO
Quando riascolto questo pezzo sento il profumo dei tigli lungo il torrente Belbo a Nizza Monferrato. Siccome il mare è lontano, si sale in collina. Anche questo è stato un fondale, alcune ere geologiche fa: un oceano che ammiri fuori tempo massimo e che ha seminato dei fossili in vigna. A luci spente rivedi le stelle e cogli il ritmo delle galassie. Passi d’accendere. Niente di speciale per un cinquantenne. Roba da fotoromanzo, come gli oceani, fuori tempo massimo.
06_ARTI
Sostenersi sugli arti inferiori è naturale; sostenersi sulle arti (inferiori nella considerazione comune, al di là della retorica, diciamola tutta) non è altrettanto scontato. Eppure è una vita che ci provo. Mi sono indispensabili per andare dove voglio, non in senso economico purtroppo. Per andare verso un vago oltre o almeno per sporgersi altrove, come davanti a balaustre panoramiche. Ma di chi si sporge in realtà, si contemplano le natiche. Alla fine tutti i nostri slanci, le nostre aspirazioni, bene o male si sorreggono così. Traballanti, in preda ai crampi. Ci cammini, ci balli, ci inciampi… Eccetera.
07_LA RISPOSTA
Non ti auguro il giorno in cui scopri di aver sbagliato tutto nella vita. Ma pare che chiunque tu sia, prima o poi quel giorno arriva. E ti presenta le tue certezze tutte stropicciate, ti tempesta di domande. Ti sbatte sotto il naso le evidenze e tutte le ragioni che davi per scontate. Ti ricorda o ti rinfaccia le tue scelte. Questo pezzo è il manuale di istruzioni per quel giorno di merda, se arrivasse mai. Ti indica la risposta pronta a tutte le domande stronze del caso. La risposta eccola. Segnatela, dammi retta.
08_GRIGIA
La più improbabile delle città, sia per un amore, sia per una canzone. Alessandria, per gli amici Ale, hai presente? No, appunto. Geometri, anarchici, militari, caserme, alluvioni e centri commerciali. Chiamano spalti anche i viali alberati. Ad un passo da Langhe e Monferrato ma non trovi il vino, non sanno cos’è. Solo prosecchi industriali. Patria del Borsalino, così famoso che ha sostituito nel mondo il nome del cappello da uomo, ma riserbo: nessuno deve saperlo. Un giorno però ci ritrovi l’amore. E se lei è ventenne, Forza Grigi sempre.
09_MEGLIO DI NIENTE
WARNING. Questa canzone è fatta per la notte. Non suonatela alle feste di compleanno, mai in sottofondo nei centri commerciali, nemmeno tra cent’anni, quando sarò del tutto digerito anche dai vermi. Non suonatela dai parrucchieri, nei negozi, non diffondetela all’ora della merenda. Non usatela per i lavori di casa, fareste solo danni. Niente bricolage o sport, ti toccherà sederti. Fanne un uso adulto. Ascoltala guidando, o scopando, o fissando il muro, osservando la notte che come carne – credimi – ti preferisce a crudo.
10_BALENE PER ME – BONUS TRACK
In un universo parallelo forse – non so se meglio o peggio, o solo mio – deve esistere un’estate segnata da questa canzone. La mia canzone dell’estate. La stagione è sempre quella, chi cambia sei tu. Quell’immensa parentesi immaginaria di libertà e scoperte, poco alla volta si restringe e ci ritrovi dentro solo cicche e le cartacce dei cornetti. Stagione cantata da tutti, carica di sogni e di mistero, di grandi aspettative fantastiche… Poi un bel giorno ti svegli nei tuoi panni e l’estate è una seccatura come un’altra, e mentre pensi ancora a come fartela passare, perculato da un tormentone, se n’è già andata a quel paese e buonanotte ai suonatori.

SUCCI – BIOGRAFIA
Giovanni SUCCI, Nizza Monferrato, 11 marzo 1969.
Autore, musicista rock, voce, chitarra e songwriter dei Bachi Da Pietra; speaker, reading performer, scrittore. Produttore artistico. Metal-punk in gioventù poi convertito al blues; da allora suddivide la musica tra quella che gli piace e quella che no, senza alcuno schema. La sua produzione trentennale è perfettamente coerente alla sua personalità. Poliedrico, umbratile, ironico, amaro. Animale da palco di lungo corso.
Ha composto, inciso, suonato, soprattutto nei Madrigali Magri (1994 – 2004) e con Bruno Dorella nei Bachi Da Pietra (dal 2005). In tempi diversi ha collaborato attivamente con Jason Molina (Songs: Ohia ecc.), Ivan A. Rossi (Baustelle, Truppi ecc.), Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori), Uochi Toki, Xabier Iriondo (Afterhours ecc.), Emidio Clementi (Massimo Volume), Rodrigo D’Erasmo, Manuel Agnelli con i quali ha recentemente presentato il singolo “CABRIO” in occasione del tour nei teatri A.E.W. Manuel Agnelli.
A suo nome ha inciso in vinile per sola voce i versi di Giorgio Caproni (“Il Conte di Kevenhuller”, 2012) e un album di cover di Paolo Conte al netto del jazz (“Lampi Per Macachi”, 2014).
“Carne cruda a colazione” è il secondo album di inediti firmato Succi, dopo “Con ghiaccio” (La Tempesta / Tannen 2017).
PRINCIPALI COLLABORAZIONI MUSICALI:
F. Cambuzat et les Enfants Rouges, (“Lische”, 1998) w/ Madrigali Magri.
Bruno Dorella, w/ Bachi Da Pietra (dal 2005 ad oggi)
Alessandro Bartolucci, sound producer (1998-2002)
Jason Molina, (“Nights Sailing blind” tour 2008) w/ Bachi Da Pietra.
Massimo Volume, (“Split” Ep & Tour 2010/11) w/ Bachi Da Pietra.
Afterhours, (“Hai Paura Del Buio?” ed. CD/LP 2014 “Punto G”) w/ Bachi da Petra.
Riccardo Gamondi, La Morte 2012.
Uochi Toki, “Il Cartografo” DVD 2017.
Ivan Antonio Rossi, sound producer (Baustelle, G. Truppi, Virginiana Miller, FASK, ecc.).
Giulio Ragno Favero, sound producer (Il Teatro Degli Orrori ecc.).
Xabier Iriondo, Volumorama (Split 45giri 2017)
Manuel Agnelli, (An Evening With Manuel Agnelli, 2019)
Rodrigo D’erasmo, (violino e archi, Carne Cruda A Colazione, 2019)
Tristan Martinelli, (Con Ghiaccio, 2017; Carne Cruda A Colazione, 2019)
Giovanni Stimamiglio, Con Ghiaccio, 2017; Carne Cruda A Colazione, 2019)
Francesca Amati, alias Comaneci (Lampi Per Macachi, LP 2014; Apocalypse Lounge, 2018)
Glauco Salvo, (Lampi Per Macachi, LP 2014)
Apocalypse Lounge Collective Project (Kill The Voltures, Antonio Gallucci, Dj Argento ecc.)
FICTION, TEATRO, LETTERATURA:
“Sons Of Anarchy”, Serie Netflix, S2E13, soundtrack: “Casa di legno” (G. Succi) w/ Bachi Da Pietra
“Il Cartografo”, Seria animata Megabaita DVD 2017, musica e testi (Uochi Toki); voce: G. Succi
Nicolai Lilin, (“Educazione siberiana” reading, 2009) w/ Bachi Da Pietra
L’Avaro, colonna sonora dal vivo in teatro (2002), G. Succi
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