Ricevere e commentare il prodotto fisico originale di quello che valutiamo è sempre un piacere; quella dei LAAGO! è una copertina che a prima vista dà una vaga idea dei contenuti, vista la corrispondenza tra titolo dell’album “Le fasi del sonno” e l’immagine del cd: una attinenza inequivocabile !

Tracklist:
01. Introspezione (con Bob Nastanovich)
02. Dormi!
03. La notte e le idee
04. Marianna (con Jason Lytle)
05. Il mostro di Cleveland
06. Pioggia sporca
07. Niente
08. Occupato
09. Mantra
10. Le fasi del sonno
E’ stato prodotto da Jesse Germanò, mixato e masterizzato da Andrea Suriani (produttore anche di “Dormi!” e “La notte e le idee“).
RECENSIONE
In qualità di protagonista, Andrea Catenaro, dopo un breve periodo da solista, ha pubblicato il primo album “Le fasi del sonno” insieme ai Laago! .
Laago! , significa “suono” in una lingua Urdu, ci propongono dieci brani con tematiche diverse e testi abbastanza impegnativi, con sonorità indie rock originali, tipiche di questa band, a volte esponendo uno stile cantautorale, a volte un un mix di funky-jazz, indie sino al miglior rock che la band ci ha abituato ad ascoltare, proponendo un album equilibrato, variegato nel sound e con tematiche non banali.
L’album inizia con la strumentale “Introspezione” con la partecipazione di Bob Nastanovich dei Pavement e che insieme all’altro brano “Marianna” curato da Jason Lytle, frontman dei Grandaddy, una sorta di rievocazione ed omaggio all’indie-rock degli anni ’90. Due chicche che arricchiscono un album, pur non avendone quasi bisogno, per tutto il resto ascoltate.
Nelle “Le fasi del sonno” ci sono le distorsioni di chitarre, rumore che, con la voce del romano Catenaro “pulita” pop-anni ’00, ben si contrasta con il sound frizzante ed incisivo, riportandoci in alcuni brani, al sound british con spruzzi di psichedelica ed una elettronica soft e contagiosa.
Il brano che ci è piaciuto di più: “Il Mostro di Cleveland” perfetto style rock-british con un testo in italiano che si amalgama ottimamente nel piacevole sound.
Un album, maturo con tematiche impegnative ma mai noiose nei testi: solitudine, gioia di vivere, scarsa propensione ai cambiamenti, relazioni pigre. La title track “Le fasi del sonno” chiude l’album con la rappresentazione di una immagine che rappresenta un estratto di vita.
In sintesi un album piacevole da ascoltare…e scusate se è poco !
ALESSANDRO LONOCE
Voto: 8/10
Etichetta discografica: 42 records