È possibile unire Franco Califano, Antonello Venditti, Lucio Battisti,
Tiromancino, Depeche Mode, Duran Duran e la retro synthwave in un unico cocktail sonoro?
Se pensate che la risposta sia “No ,assolutamente No!!!” allora è solo
perché non avete ancora ascoltato 1984, l’LP di debutto di Listanera in uscita venerdì 1 Marzo 2019.
Il cantautore romano riesce nell’impossibile, grazie alla sua capacità di
sintetizzare il malessere dell’amore urbano e della vita comune, utilizzando la poetica e la melodia dei cantautori/poeti suoi conterranei, con però l’ardire di rispolverare sonorità elettro pop anni 80.
Nel disco sono stati utilizzati solo suoni e campioni di sintetizzatori
provenienti dal quel decennio che ha dato spazio all’effimero, ma ha dato anche vita a sonorità uniche e talmente caratteristiche che oggi il il movimento retro synth pop ha voluto riscoprire.
Listanera con il suo LP 1984 si candida ad essere il primo disco che fonde
cantautorato italiano e synthpop retrowave.
IL SUONO DEL FUTURO ARRIVA DAL PASSATO
LISTANERA È UN AUTORE ORIGINALISSIMO NEL PANORAMA INDIE SYNTH POP ITALIANO.
Daniele Bomboi, in arte Listanera, nasce a Roma il 7 Giugno 1984, in un decennio per il nostro paese denso di eventi tragici e di cambiamenti radicali. Fino all’etá di 20 anni ascolta la musica senza sapere di avere la passione che oggi riempie la sua vita.
In adolescenza ascolta ciò che il fratello maggiore gli consiglia : Litfiba , Queen e Iron Maiden su tutti, ma anche Supertramp e Dire Straits.
Nel periodo del liceo si allontana dalla famiglia per 6 lunghi anni e finalmente cura la sua sete di musica con nuove scoperte:
Cosa Succede in Città ( album di Vasco Rossi ) diventa la colonna sonora delle sue giornate, scopre che Battisti gli piace in tutte le versioni, dagli esordi alle ultime canzoni prima della morte, Rino Gaetano, i testi di Renato Zero degli anni 70/80, si immerge nel romanticismo di Claudio Baglioni,per poi viaggiare più indietro nel tempo con i poeti maledetti Luigi Tenco e Gino
Paoli, e scoprire “Odio l’estate” pietra miliare di Bruno Martino.
Si fa sorprendere inoltre dal rock degli Oasis, e i The Verve riempiono i pomeriggi nei boschi di un paese di montagna, poi l’indie rock inglese lo fa
passare a Paolo Nutini e Damien Rice, due autori che rimarranno in eterno nel suo cuore. All’età di 22 anni scopre di poter suonare il pianoforte e la chitarra, le strimpella più che altro, e comincia a scrivere qualche pesante canzone sconclusionata che terrà naturalmente solo per se.
Si accorge di essere intonato ma di non avere tecnica vocale e prova con le lezioni di canto. Dopo tre lezioni abbandona, non vuole far diventare una passione liberatoria un impegno forzato. Così timidamente si propone come cantante per una band rock emergente della capitale ( Ondeaudio ) e finalmente affronta il palco davanti ad un discreto numero di spettatori. Esperienza per lui bellissima e terrificante allo stesso tempo, data la sua
emotività e la timidezza ( si presenta sui palchi più grandi mai frequentati con cappello occhiali e sciarpa, dice: “avrei preferito una maschera !” ), ma divergenze di idee artistiche lo faranno separare dalla band.
Ma non molla, e con il suo mac e un synth da 200€ chiuso dentro la sua stanza scrive musica senza sosta, e comprende che forse
qualche buona idea la sta tirando fuori.
Sceglie un importante studio di registrazione di Roma e dopo 15 lunghi mesi 3 brani sono incisi e pronti.
Per il nome del progetto musicale pensa che per tutta la vita ha cercato di andare a genio a tutte le persone che lo
circondavano, si é sempre impegnato a non finire nella loro lista nera, ma con il tempo, e gli anni, capisce che inevitabilmente
qualcuno ti odierà o avrá invidia di te, e di metterà nella propria e personale Listanera.
Finalmente l’esordio su Spotify con i suoi inediti e il primo videoclip professionale su Youtube del brano “Smetto di Volare”, ballata sanremese anni 90. Archiviata questa esperienza di debutto, che gli regala soddisfazioni ma anche qualche malumore, si tuffa in un nuovo progetto.
Nel 2018 inizia una ricerca sonora che lo porta a scoprire il Pop Synthwave e grazie alla sua formazione cantautoriale ha l’ardire di unire due mondi così apparentemente lontani.
Realizza 10 brani, grazie alla collaborazione con AphroditeRecords label, e alla tenera età di 34 anni LISTANERA è pronto all’esordio con il suo primo Lp che si intitolerà “1984”; parlerà di poche cose e semplici…ma intense e vere come la vita, la vita di tutti. Daniele, Listanera, non ama ancora stare al centro dell’attenzione, ha ancora paura del palco, ma dice: “Ma me ne frego e scrivo. Fino alla fine!”.